Leucemia
Gruppo di Oncoematologia
Leucemia linfoblastica acuta (LLA) e Leucemia Mieloide Acuta (LMA)
Nella popolazione adulta, la leucemia linfoblastica acuta (LLA) è un tumore del sangue caratterizzato dall’accumulo di progenitori linfoidi immaturi delle cellule B-T. I trattamenti convenzionali per i pazienti adulti affetti da LLA utilizzano l’associazione di vincristina, desametasone, ciclofosfamide o antracicline (regime chemioterapico chiamato Hyper-CVAD) che induce una remissione completa (CR) nell’80-90% dei pazienti. Nonostante il successo iniziale, i tassi di sopravvivenza a 5 anni rimangono nell’ordine del 40%, poiché un’ampia percentuale di pazienti recidiva o diventa resistente a tali terapie. In maniera analoga, la leucemia mieloide acuta (LMA), è una neoplasia del sangue che colpisce precursori immaturi della linea mieloide (mieloblasti). Tale neoplasia ha un’incidenza più alta negli individui adulti e nella popolazione anziana. Come la LLA, anche questa leucemia deve essere tempestivamente trattata con schemi chemioterapici convenzionali. In generale, il tasso di sopravvivenza a cinque anni per gli adulti con LMA è di circa il 25-30%. Tuttavia, il tasso di ricaduta dipende anche dal tipo di LMA.
Attualmente i meccanismi biologici alla base della progressiva perdita di efficacia dei trattamenti convenzionali e del conseguente sviluppo di ricadute non sono stati compresi. Negli ultimi anni, numerosi studi hanno evidenziato che diversi fattori quali l’eterogeneità del tumore, il microambiente tumorale, l’uptake/eliminazione e il metabolismo dei farmaci, la regolazione delle vie apoptotiche e i meccanismi di riparo dei danni al DNA (denominati DNA Damage Response pathway, DDR pathway) possono modificare profondamente l’efficacia dei farmaci chemioterapici. In particolare, è stato dimostrato come un’aumentata espressione dei DDR pathways sia associata all’insorgenza della chemioresistenza e ad una prognosi sfavorevole in numerosi sottotipi tumorali. I meccanismi molecolari alla base dell’aumentata espressione dei geni coinvolti dei meccanismi di riparo del DNA e il loro coinvolgimento nello sviluppo tumorale sono ancora da chiarire. Negli ultimi anni sono stati sviluppati numerosi farmaci innovativi in grado di colpire selettivamente diverse proteine coinvolte nel DDR pathways allo scopo di potenziare gli effetti delle attuali terapie chemioterapiche. I risultati clinici e preclinici hanno dimostrato l’efficacia di questi farmaci tuttavia non è stato ancora definito quale sottotipo di pazienti possa beneficiare maggiormente dall’utilizzo di tali terapie.
Le nostre attività di ricerca sono focalizzate sullo studio dei meccanismi di risposta ai danni al DNA nelle leucemie acute e sullo studio dei meccanismi biologici e molecolari alla base dell’insorgenza della chemio resistenza.
Progetti attivi 2023:
-FPS Grant “Understanding the role of DNA damage response in the development of chemoresistance and evaluating novel therapeutic strategies to overcome it”
PI: Andrea Ghelli Luserna di Rorà
Personale FPS coinvolto: Andrea Marranci, Francesco Olimpico
Collaboratori Esterni: Prof. G. Martinelli (IRCCS-IRST), G. Simonetti (IRCCS-IRST), MT. Bochicchio (IRCCS-IRST), I. Iacobucci (St.Jude Childern Hospital,Menphis, USA), Prof. S. Galimberti (Hematology Unit, AOUP Pisa)
-Enhancing cpx-531 efficacy in secondary/therapy-related aml cells through the inhibition of DNA damage response pathway
Co-PI: Andrea Ghelli Luserna di Rorà
Personale FPS coinvolto: Andrea Marranci
Collaboratori Esterni: G. Martinelli (IRCCS-IRST), G. Simonetti (IRCCS-IRST); G. Marconi (IRCCS-IRST)
-Synthetic Lethality for Personalized Therapy-based Stratification In Acute Leukemia (SYNtherapy)-ERA-Per-Med project
Personale FPS coinvolto: Andrea Ghelli Luserna di Rorà, Andrea Marranci
Collaboratori Esterni: Prof. G. Martinelli (IRCCS-IRST), J.M. Hernández Rivas (Instituto de Investigación Biomédica de Salamanca, IBSAL), Prof. L. Bullinger (Charité University Medicine Berlin), Prof. Irit Gat (Tel Aviv Sourasky Medical Center), Prof. G. Castellani (University of Bolognsa).
-A multi-omic approach for gene fusion detection in hematological malignancies: towards improved diagnostic screening and therapeutic targeting – FUSION-TARGET
Personale FPS coinvolto: Andrea Ghelli Luserna di Rorà, Andrea Marranci
Collaboratori Esterni: G. Martinelli (IRCCS-IRST), G. Simonetti (IRCCS-IRST); A.Ferrari (IRCCS-IRST); – C. Selleri (Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”); G. Volpe (IRCCS Istituto Tumori Bari Giovanni Paolo II); E. Scarpi (IRCCS-IRST); AG. Solimando (Azienda Ospedaliero-Universitaria Consorziale Policlinico di Bari)